ABSTRACT
In casi in cui sia difficile o prematuro organizzare un’esperienza di stage in azienda (per la giovane età degli studenti, o per la ubicazione di un Istituto in territori poveri di imprese, o ancora a fronte delle misure restrittive volte al contenimento del contagio) può essere utile ed efficace permettere agli studenti di poter realizzare, in luogo dello stage in azienda o di una parte di esso, un “progetto d’impresa”, attraverso il programma di Simulazione di Impresa ed avvalendosi del supporto di un’impresa madrina, che costituisca un modello di riferimento.
Il Progetto di Impresa prevede la progettazione e la creazione di un’impresa simulata del settore di riferimento e la successiva simulazione, da parte degli studenti, delle principali operazioni che un’azienda effettua concretamente.
A tal fine si effettua la suddivisione del gruppo classe in sottogruppi, ciascuno con un numero di allievi da 4 a 6, uno per ciascun dipartimento di cui è composta l’impresa simulata che si andrà a costituire.
Il numero e la tipologia dei dipartimenti varia a seconda del profilo e del corso; per esempio per il settore meccanico ne sono stati identificati 3 (produzione, amministrazione, commerciale) ma i docenti sono liberi di identificarne altri.
Ai gruppi, o anche ai singoli studenti, vengono somministrati compiti di realtà, cioè esercitazioni concordate anche con l’impresa madrina del progetto, e comunque simili a quelli della vita reale di un’azienda.
Ciascun compito di realtà coincide con una fase del lavoro, in modo da suddividere il progetto di impresa in piccoli step, al fine di dare ai ragazzi obiettivi semplici e raggiungibili in tempi brevi, da ognuno dei quali si possano ottenere prodotti valutabili (evidenze).
Come detto, alcuni compiti di realtà saranno svolti in gruppo, altri potranno essere realizzati in modo individuale e successivamente condivisi nel gruppo.
Il docente, dopo aver assegnato al gruppo o al singolo allievo un problema da risolvere, un piccolo progetto da realizzare, un compito da eseguire, funge da facilitatore, affiancando (in presenza o anche a distanza) gli allievi durante il loro lavoro, e poi verificando i risultati conseguiti (in termini di evidenze) e gli obiettivi formativi raggiunti (in termini di competenze, intese come insieme di conoscenze applicate, capacità dimostrate e atteggiamenti personali mobilitati).
Nei Paesi partner le Centrali nazionali di simulazione attiveranno le loro reti per la sperimentazione di work experiences in impresa simulata, a partire da un modello comune, che sarà personalizzato nei vari territori.
Un modello di valutazione e di certificazione degli apprendimenti e delle competenze acquisite durante l’esperienza in impresa simulata sarà poi oggetto di uno specifico output di progetto.
PARTNER DI PROGETTO
PEN WORLDWIDE (DE) – Ente capofila
CONNECTIEF VZW (BE) – FUNDACIÒ INFORM (ES) – STICHTING PRAKTIJKLEREN (NL) – CENTRO STUDI OPERA DON CALABRIA (IT)